L’ipocrisia dei social network: quando combatterli significa alimentarli

Quante volte avete visto qualcuno lamentarsi dei social network…sui social network? Paradossale, vero? Ma è proprio questo il punto: Facebook, Instagram, TikTok – a loro non frega niente se fai video dove ne parli male. Anzi…meglio ancora! Più views, più engagement, più pubblicità. Il cerchio si chiude e loro vincono sempre.

Il paradosso del combattere i social… usando i social

Pensateci un attimo: fate un video che critica Instagram, lo caricate su Instagram, la gente lo condivide su Facebook commentando “Bravo, hai proprio ragione sui social di me**a!” E intanto stanno tutti lì, incollati allo schermo, a nutrire proprio quel mostro che dicono di voler combattere. È come voler spegnere un incendio versandoci sopra benzina.

Un mostro troppo grande da abbattere?

La triste verità è che ormai siamo oltre. Gli interessi economici dietro questi colossi sono talmente enormi che nemmeno un gruppo di sceicchi miliardari potrebbe comprare e smantellare tutto. Ci sono voluti 20 anni per arrivare a questo punto di non ritorno – quanto ci vorrà per tornare indietro? 50 anni? 100?

La psicologia e la neuroscienza dietro la dipendenza

Non è solo questione di “inutili deficienti che postano schifezze”. C’è della vera scienza dietro: psicologia, neuroscienza. Questi social sono progettati per essere addictive, per tenerci incollati allo schermo. La società diventa sempre più idiota, ma come fai a sottrarti quando il telefono è diventato praticamente un’estensione del tuo braccio?

Esistono alternative?

L’unica vera soluzione sarebbe quella di:

  1. Costruirsi un proprio sito web se si vuole davvero esprimere qualcosa (vedi propagando…)
  2. Usare il telefono come strumento, non come life support
  3. Scegliere consapevolmente di non contribuire ai contenuti social
  4. Al massimo, essere spettatori passivi (ma anche quello alimenta il mostro)

La verità scomoda

Lo 0,0000000001% degli utenti forse si rende conto di tutto questo. Per tutti gli altri, la dipendenza è troppo forte, e l’idea di “mollare il telefono” sembra assurda quanto smettere di respirare.

Conclusione

Non sto dicendo che sia facile. Non lo è. Ma se vogliamo davvero cambiare le cose, dobbiamo iniziare da noi stessi. Smettere di essere ipocriti. Smettere di alimentare il mostro mentre fingiamo di combatterlo.

E soprattutto, dobbiamo capire che la vera rivoluzione non sta nel fare un post virale che critica i social – sta nel chiudere l’app e tornare a vivere nel mondo reale.


E sì, sono consapevole dell’ironia di scrivere un post del genere su un blog che probabilmente condividerete sui social, spero di no in realtà… Ma ehi, almeno sono onesto al riguardo.